Dopo l’eliminazione dell’Istituto del dramma italiano (Idi), la rassegna sarebbe scomparsa già lo scorso anno, se non fosse sopraggiunto l’intervento di D’Alatri – dichiara Coltorti. Le sole forze dell’Associazione Logos e del Centro studi dello spettacolo “Giancarlo Sbragia” – continua l’attore-regista – non sarebbero bastate a sostenerla, nonostante la collaborazione dell’Eti.
Attori in cerca d’autore, quest’anno dedicata ai “passo a due”, proporrà otto atti unici, sviluppati, appunto, su due personaggi. Caratteristica della rassegna è, infatti, quella di concentrarsi su di una formula drammaturgica, che di volta in volta si concentra sui monologhi, “a solo”, i “passo a due” e i “passo a tre”, seguendo l’idea di sviluppo della tragedia greca. In totale nelle tredici passate edizioni sono stati presentati oltre 100 atti unici.
Gli otto lavori inediti del 1999, scritti appositamente per questa manifestazione, hanno una durata di mezzora ciascuno e saranno suddivisi nell’arco delle due serate. Si comincia con Traditi di Paola Ponti e poi, a seguire, Castelli di legno di Cinzia Villari, Amen di Mario Alessandro Paolelli e Sabbie mobili di Domenico Trischitta, mentre la seconda sera saranno presentati Lassù qualcuno ci odia di Thomas Trabacchi e Tullio Sorrentino, Vasi comunicanti di Andrea Lolli, Il dono indigesto di Valentina Ferlan e Calligrafia delle puttane di Vittorio Cielo.