Per tornare agli spettacoli, il Béjart Ballet di Lausanne presenterà cinque serate, in prima esecuzione italiana, con coreografie dello stesso Béjart e musica veneziana, bizantina, turca, iraniana, indiana, mongola e cinese.
Il Momix Dance Theatre di Moses Pendleton, dal 21 marzo al 9 aprile, invece, presenterà per la terza volta Passion, un mix di danza e proiezioni di immagini su musica di Peter Gabriel. Sono inoltre in programma lo spettacolo della compagnia Montalvo-Hervieu (in collaborazione con RomaEuropa Festival), dal titolo Le jardin io io ito ito (13-18 novembre) e il nuovo teatro musicale di Heine Goebbels, compositore tedesco tra i più in vista della sua generazione, che propone Ou bien le débarquement desastreux, ricco di suggestioni non solo musicali (4 novembre).
Un progetto speciale della Filarmonica è quello, in programma tra il 31 marzo e il 13 aprile, svolto in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura: saranno, infatti, presentati cinque concerti dedicati alla Passione che, in musica, ha una storia che attraversa un arco di quattro secoli, dai settecenteschi Oratorî della Scuola Romana e dalle Historiae luterane, fino all’opera di musicisti del nostro tempo, passando per i grandi esempi di Bach e Telemann. L’iniziativa si avvale della collaborazione dell’Accademia di Santa Cecilia, che promuoverà (il 30 e 31 marzo) un convegno internazionale di studi incentrato sulle quattro versioni del testo evangelico. L’incontro ospiterà musicisti, musicologi, filosofi, teologi, studiosi dell’arte e della letteratura.