E’ solo uno degli appuntamenti dell’antica istituzione romana che si prepara al 2000 con una serie di iniziative artistiche di alto livello, indirizzate ad un pubblico “nuovo ed eterogeneo”. Tanta musica, quindi, ma anche danza, un convegno internazionale di studi e l’omaggio ad artisti del passato e contemporanei. In particolare, l’Accademia Filarmonica Romana punta ad attrarre il pubblico più giovane. Per raggiungere lo scopo offre la possibilità a tutti coloro che hanno fino a ventisei anni di età, di acquistare i biglietti per i concerti a 10 mila lire. Da quest’anno, poi, inizia la collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Roma per la realizzazione di varie iniziative, come stage di aggiornamento per docenti, lezioni-concerto per studenti di diverse fasce d’età e attività didattiche.

Per tornare agli spettacoli, il Béjart Ballet di Lausanne presenterà cinque serate, in prima esecuzione italiana, con coreografie dello stesso Béjart e musica veneziana, bizantina, turca, iraniana, indiana, mongola e cinese.

Il Momix Dance Theatre di Moses Pendleton, dal 21 marzo al 9 aprile, invece, presenterà per la terza volta Passion, un mix di danza e proiezioni di immagini su musica di Peter Gabriel. Sono inoltre in programma lo spettacolo della compagnia Montalvo-Hervieu (in collaborazione con RomaEuropa Festival), dal titolo Le jardin io io ito ito (13-18 novembre) e il nuovo teatro musicale di Heine Goebbels, compositore tedesco tra i più in vista della sua generazione, che propone Ou bien le débarquement desastreux, ricco di suggestioni non solo musicali (4 novembre).

Un progetto speciale della Filarmonica è quello, in programma tra il 31 marzo e il 13 aprile, svolto in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura: saranno, infatti, presentati cinque concerti dedicati alla Passione che, in musica, ha una storia che attraversa un arco di quattro secoli, dai settecenteschi Oratorî della Scuola Romana e dalle Historiae luterane, fino all’opera di musicisti del nostro tempo, passando per i grandi esempi di Bach e Telemann. L’iniziativa si avvale della collaborazione dell’Accademia di Santa Cecilia, che promuoverà (il 30 e 31 marzo) un convegno internazionale di studi incentrato sulle quattro versioni del testo evangelico. L’incontro ospiterà musicisti, musicologi, filosofi, teologi, studiosi dell’arte e della letteratura.