Le quattro compagnie, in questo luogo abbandonato che definiscono <<molto suggestivo>>, hanno sviluppato i loro lavori che andranno ora a presentare (dal 7 al 10 ottobre) in rassegna. Dal pomeriggio fino a notte, a Interzona Teatro si alterneranno gli spettacoli di Fanny & Alexander, che proporrà Storia infelice di due amanti (una conferenza drammatizzata su William Shakespeare) e Romeo e Giulietta, mentre Masque confezionerà con Improbabili previsioni del tempo un pacchetto tematico da simposio scientifico. Nella disquisizione entrano, insieme a Einstein e la sua teoria relativistica, Gödel, Feynman Prigogine, passando per la meccanica quantistica di Everett, Wheeler e Graham.
Motus, tornato a Beckett, con uno <<sguardo indietro-sguardo dentro>>, farà rinascere in una cella frigorifera L’occhio belva – remake, un lavoro del 1994. Infine, Teatrino Clandestino si confronterà con il dinamismo della forma dialogica, <<che nel suo essere è portatrice di contenuti altrimenti difficilmente inesprimibili>>, attraverso Si prega di non discutere di Casa di Bambola.
L’aspetto più interessante dell’esperimento che le quattro compagnie – tra le più attive nell’ambito della ricerca teatrale – stanno conducendo a Verona – risiede nel fatto che, nonostante si stia compiendo con pochissimi fondi, oltre a quelli derivatigli dall’intesa con La Biennale Teatro, riesce ad incidere sulle relazioni umane. I gruppi – sono stati sollecitati a relazionarsi, oltre che con lo spazio, con un <<criterio organizzativo che incoraggia e spinge il contatto diretto tra gli artisti, tra artisti e organizzatori, tra artisti e pubblico, tra organizzatori e pubblico>>.