Con il progetto “Giovani e vecchi” Claudio Remondi e Riccardo Caporossi – da venticinque anni impegnati in un’attività di ricerca teatrale – intendono rilevare la collaborazione con giovani attori, che da alcuni anni caratterizza il loro lavoro. Lo scopo è di alimentare il confronto generazionale, trasferendo ai giovani l’esperienza e la conoscenza dei vecchi e a questi ultimi la possibilità di rinnovarsi attraverso le “rivelazioni” offerte dagli stessi giovani. E proprio pensando ad un luogo dedicato alla formazione e alla trasmissione del sapere, Remondi & Caporossi proponevano nel primo progetto triennale 1990-92 la nascita di un Centro nazionale per lo sviluppo del linguaggio teatrale e della scrittura drammaturgica, attraverso l’incontro di professionisti “giovani e vecchi”. Ma la proposta – lamentano Rem & Cap – non ha ancora trovato ascolto da parte delle istituzioni.
Al laboratorio di costruzione della messinscena hanno partecipato ventitré attori, con i quali Rem & Cap hanno lavorato a partire dalla scena del pellegrinaggio e poi della distribuzione, della festa e della partenza, escludendo un’idea di rituale liturgico e senza riferirsi ad una particolare religione. Il punto della ricerca è stato, invece, quello di individuare un’umanità distinta che aspira al riscatto della propria esistenza. Al di là della tonaca nera che tutti indossano e che, essendo l’unico mezzo per partecipare alla distribuzione dell’olio santo, ciascuno durante il cammino deve a procurarsi. Olio diventa, così, metafora della vita e della condizione umana.