Ma l’idea di Pippo Di Marca per la gestione della “nuova casa” non si limita a garantire uno spazio per la propria ricerca, ciò che intende sviluppare è un luogo dedicato alla formazione e aperto alle esperienze dei “giovani” gruppi teatrali. Alcune di queste ultime esperienze, tra l’altro, Di Marca le ha raccolte nell’interessante volumetto Tra memoria e presente, Artemide Edizioni (vedi, nel sito, il bottone “editoria”).Così, il cartellone 1999-2000 del MetaTeatro/Casa delle Culture si snoderà attraverso la presentazione degli spettacoli della compagnia di Di Marca (il primo dei sette in programma, L’alchimista di Girgenti, debutterà il 29 novembre, con repliche fino al 18 dicembre) e la proposta dei lavori delle formazioni emergenti del teatro di ricerca, quelle frange sperimentali che in alcuni casi rientrano sotto la discussa “etichetta” Teatri invisibili.
Sul fronte della formazione, il Meta-Teatro vuole dare vita ad un composito atelier delle arti sceniche, che per gli attori sia scuola di tecniche espressive, capace di trasmettere anche le implicazioni morali e sociali del fare teatro. Dall’atelier, che sarà avviato nel mese di gennaio, Pippo Di Marca auspica possano uscire nuovi attori da poter inserire in compagnia.