Il festival Teatro Patologico, quest’anno dall’1 al 9 dicembre, raccoglie alcuni degli spettacoli più significativi dell’impegno civile di D’Ambrosi, accanto a film, video e incontri. Dall’1 al 3, sarà proposto Tutti non ci sono, un monologo sull’impatto con la realtà esterna di un paziente dimesso dal manicomio dopo l’entrata in vigore della Legge 180 del maggio 1978. Proprio con questo spettacolo D’Ambrosi aveva debuttato sul palcoscenico del Café La Mama nel ’79, reggendo la piazza per alcuni mesi.

E’ ispirato ad un caso clinico descritto da Lombroso Cose di Pazzi (o cose dei pazzi), una performance sul vissuto di un folle, sul mondo dei medici e dei “sani” (dal 4 al 6). Tratto da un altro caso lombrosiano, Il principe della follia, racconta di un portatore di handicap che vende all’asta i membri della sua famiglia che lo aveva rifiutato dalla nascita (da 7 al 9). Bestialità, invece, è incentrato intorno all’incontro sessuale in un parcheggio tra un ex detenuto e una professoressa, in scena al Teatro Drive In, dal 3 al 8 dicembre.

Il trasferimento oltre oceano del Teatro Patologico, dall’29 al 31 dicembre e dal 5 al 16 gennaio, coinciderà con l’uscita nelle sale statunitensi del film Titus, diretto da Julia Taymor e interpretato da Anthony Hopkins, Jessica Lange e D’Ambrosi nel ruolo del Clown.