Napoli – Nell’ormai mitico Centro sociale occupato Officina 99 un gruppo di percussionisti eseguiranno Bungt&Bangt, un particolare e raro concerto di musiche e ritmi di Maurizio Capone. Partendo dall’idea che ogni oggetto possiede un suo suono, gli undici musicisti napoletani daranno vita a tre appuntamenti con il cosiddetto “percussion theatre”. Performance che nell’intento artistico vuole essere anche un viaggio attraverso le culture musicali del mondo.

Lo spettacolo, sottotitolato “Percussioni allo Scasso!” è ambientato in una scena metropolitana ideata da Raffaele Di Florio che ne cura anche la regia. Chiavi inglesi, taniche di plastica, scatole, bidoni e pezzi di ferro, raccolti dai protagonisti girando per gli “scassi” intorno a Napoli, saranno utilizzati nelle tre serate di concerto (dal 31 marzo al 2 aprile).

<<L’atto teatrale come espressione di codici musicali – spiega Di Florio, che insieme a Capone e a Umberto Massa ha ideato lo spettacolo – è alla base di questo progetto compositivo, che vede un gruppo di musicisti animare materie inermi, relazionandosi con il pubblico attraverso una strada divergente che accoglie e nobilita strumenti non canonici>>.

Maurizio Capone, che in passato ha lavorato, tra gli altri, con Pino Daniele, Eugenio Bennato, Ray Lema, Phil Manzanera e Nanni Loy, dichiara che <<in questo nuovo spettacolo la comunicazione è compiuta con prodotti di scarto, oggetti agonizzanti – sottolinea – che si trasformano in altro per sopravvivere. Così, un set di chiavi inglesi nelle mani degli undici musicisti <<diviene l’equivalente di un vibrafono – conclude Capone – cartoni e taniche sostituiscono contrabbassi e tammorre, mentre i corpi assolvono al ruolo di tamburi viventi>>.