
I premi finali, consistenti in stage lavorativi offerti dal Rossini Opera Festival e da sartorie e laboratori teatrali, sono stati assegnati da una giuria composta da costumisti, scenografi, registi, attori, critici e giornalisti, ai tre “quadri viventi” più rappresentativi. Si tratta di un traguardo importante per le tre vincitrici, la coreana Jongye Baik – che con la sua versione de L’Europa dopo il diluvio di Max Ernst ha vinto il primo premio – la greca Elina Magkafossi e l’italiana Claudia Nesi, che si sono classificate rispettivamente al secondo e terzo posto con L’ortolano di Arcimboldo e Bordello infernale di Egon Schiele; gli stage potrebbero costituire – almeno negli auspici dei partecipanti – una buona opportunità per entrare nel mondo del lavoro.
Ogni elemento utile alla messa in scena, dai costumi all’attrezzeria, alla ricerca delle musiche, è stato disegnato e realizzato dagli allievi, che sono stati guidati e coordinati da Mario Carlini. Le coreografie sono state curate da Anita Bucchi e Paola Catalani.