Taormina (ME) – E’ considerato tra i maggiori riconoscimenti europei il “Premio Europa per il teatro” che per l’ottava volta raccoglie a Taormina alcuni tra i più grandi protagonisti della scena mondiale. La manifestazione, organizzata dal Comitato Taormina Arte e sostenuta dall’Unione Europea in collaborazione con altri organismi teatrali europei, si articola in diverse sezioni, andando a coprire differenti realtà teatrali.
Dal 1986, anno di nascita del Premio, per la città siciliana sono passati da Ariane Mnouchkine a Peter Brook, Giorgio Strehler, Heiner Müller, Robert Wilson e Luca Ronconi, fino a Pina Bausch, ai quali quest’anno si aggiunge Lev Dodin. Al regista e direttore artistico del Maly Drama Teatr di San Pietroburgo la giuria (presieduta da Erland Josplison) ha assegnato i 60.000 euro (circa 120.000 milioni di lire) previsti per il vincitore.
Un’altra tranche del Premio, quella dedicata alle “Nuove realtà teatrali”, che prevede l’assegnazione di 20.000 euro, quest’anno chiama a Taormina gli olandesi del Theatergroep Hollandia, il regista tedesco Thomas Ostermeier e gli italiani della Societàs Raffaello Sanzio. Inoltre, un premio speciale sottolinea il lavoro del Bitef di Belgrado (diretto da Jovan Cirilov), insieme alla menzione speciale che arriva per Ibrahim Spahic (ex direttore artistico del Festival internazionale di Sarajevo).
Ma l’appuntamento di Taormina non si esaurisce con l’assegnazione dei prestigiosi premi. Al contrario, esso diventa una vetrina di prelibatezze, che in quattro giorni presenta eventi da non perdere – avendone la possibilità.
Dal 6 al 9 aprile, sono in programma sette spettacoli, conferenze, proiezioni e incontri con gli artisti. Il consueto momento di approfondimento monografico con il premiato, prevede quest’anno, oltre agli incontri dedicati alla figura e all’opera di Dodin (a cura di Franco Quadri), l’allestimento di due messinscene. La casa di Fijodor Abramov (lavoro con il quale il regista siberiano ha conquistato i palcoscenici europei) e Molly Sweeney dell’irlandese Brian Friel, che Dodin porterà in prima mondiale proprio a Taormina, in chiusura della manifestazione.
Altro debutto italiano per il nuovo spettacolo di Peter Brook, tratto da Can Themba (coprodotto dal Premio Europa per il Teatro Taormina Arte), nella sezione “Ritorni”. In esclusiva italiana saranno, inoltre, presentati due spettacoli del Theatergroep Hollandia, Voice da Pasolini e Ongebluste Kalk (sulla ribellione al nazismo di Marinus van der Lubbe, nel 1933). La Raffaello Sanzio, invece, ripropone a Taormina Amleto, la veemente esteriorità della morte di un mollusco (del 1991), mentre Ostermeier (direttore trentenne della Schaubuhne di Berlino) ripresenterà la sua regia di Crave, scritto da Sarah Kane, la giovane autrice inglese morta suicida lo scorso anno.