Roma – Vietato toccare gli spazi teatrali, vietato destinarli ad un uso diverso da quello dell’attività teatrale: chi non rispetta il divieto, incorre nelle sanzioni normative.
E’ in dirittura d’arrivo l’iter relativo alla legge della Regione Lazio di tutela dei teatri: non appena promulgata sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione e – trascorsi i termini di legge – entrerà definitivamente in vigore.
Il 13 aprile il Commissario di governo ha dato il nulla osta all’ulteriore corso della legge regionale, specificando che, in ogni caso debba tenersi conto della normativa statale in materia di beni culturali, “potendo il teatro, in quanto immobile, costituire un bene di interesse storico-artistico ed essere pertanto soggetto alla specifica normativa di conservazione e restauro”.
Si tratta di un passo importante, per i teatri laziali, in quanto – attraverso il provvedimento – la Regione ha ribadito l’importanza del teatro in quanto bene culturale ed ha riconosciuto alle attività che in esso si svolgono, la funzione di valorizzazione e di qualificazione della realtà territoriale in cui operano. Secondo il legislatore regionale, infatti, esiste una connessione tra destinazione degli immobili ed interesse pubblico dell’area.
Il fine della legge, dunque, è quello di tutelare e salvaguardare l’integrità di quelle aree che, per la presenza di immobili destinati all’esercizio di attività teatrali, assumono un particolare interesse pubblico.
Spetta ai Comuni, adesso, dare concreta attuazione alla normativa appena emanata. Le amministrazioni comunali potranno redigere un piano attraverso il quale individuare tali aree e, al tempo stesso, potranno imporre sugli immobili un vincolo di destinazione all’esercizio dell’attività teatrale. Il vincolo, in particolare, riguarderà gli immobili situati nei centri storici e destinati all’esercizio di attività realizzate e promosse da enti o associazioni stabili ad iniziativa privata o mista pubblico-privata. I Comuni dovranno poi accertare che l’esercizio dell’attività teatrale sia compatibile con le caratteristiche dell’area e tenere conto degli effetti economici (diretti ed indiretti) determinati dall’esercizio di tale attività, oltre al maggiore prestigio ed alla popolarità eventualmente conseguiti dall’area proprio grazie al teatro. Un eventuale cambio di destinazione d’uso, pertanto, dovrà essere autorizzato dal Comune.