
Nel grande e particolare spazio dell’ex Stazione Leopolda di Firenze, dal 5 maggio al 3 giugno, la manifestazione si aprirà al confronto culturale attraverso la presentazione di differenti forme di spettacolo.
Il programma si inaugura con la musica cubana di Omara Portuondo y su Grupo, per lasciare poi il posto alla Asia Dub Foundation (l’11 maggio), gruppo di musicisti indo-pakistani immigrati a Londra, e, tra gli altri, alla Jamal Ouassini Ensemble, che il 16 maggio con Shir-Salam (canto-pace) mescola ebraico e arabo.
Un’ampia parte del cartellone di “Fabbrica Europa” è dedicata alla coreografia italiana contemporanea e in particolare all’Associazione Sosta Palmizi con la presentazione dei lavori di Giorgio Rossi, Raffaella Giordano, Michela Abbondanza, Francesca Bertolli, Roberto Cocconi, Roberto Castello e di altri più giovani coreografi legati al gruppo aretino. Gli spettacoli saranno introdotti da un incontro (il 7 maggio) con Carolyn Carlson, primo appuntamento di un ciclo curato da Marinella Guatterini.
Un viaggio erotico-ironico in sette tappe è Femina ex machina, proposto dalla compagnia spagnola Conservas. Ideato da Simona Levi, reduce dalla Fura dels Baus, lo spettacolo arriva per la prima volta in Italia dopo gli allestimenti realizzati a Barcellona, nella casa della stessa ideatrice, con invitati-spettatori.
Tra gli ospiti internazionali si segnala la presenza a Firenze dell’afro-newyorkese-parigina Elsa Wolliaston (il 25 maggio) con Le prix/La porte e di Susanne Linke, fra le più apprezzate esponenti del teatro-danza tedesco, che insieme al coreografo israeliano Avi Kaiser porterà in scena otto danzatori senegalesi per Le coq est mort (in chiusura di festival il 3 giugno).