Nel Chiostro di san Francesco di Sala Consilina, il 20 luglio, è in scena Il canto dell’allodola di Eva Franchi con la regia di Andrea Carraro. Lo spettacolo ricostruisce un’esistenza piena di contraddizioni
Sala Consilina (SA) – Dopo il debutto a giugno nel Duomo di Amalfi, che per la prima volta si è aperto per una rappresentazione teatrale, Il Canto dell’allodola di Eva Franchi sarà ora in scena nel Chiostro di san Francesco a Sala Consilina (il 20 luglio). Lo spettacolo che narra le vicende terrene, e non solo, di Caterina Benincasa, più conosciuta come santa Caterina da Siena, vuole ricreare il fascino esercitato da una personalità piena di contraddizioni, incertezze e dubbi. Quella di Caterina – spiega il regista Andrea Carraro – è una breve vita fatta di gioie assolute e tristezze sconcertanti, che ha lasciato un segno indelebile in chi l’ha conosciuta e adorata.
Nella messinscena – prosegue Carraro – Caterina (Lilia Ranieri) si propone camaleonticamente in tante vesti, ingenua ragazzetta, furiosa sostenitrice della fede nella Chiesa, inossidabile guaritrice, attenta militante.
In accordo con lo scenografo Michele Paolillo e la costumista Paola Bignardi – conclude Carraro – si è lavorato sul collegamento tra le essenze primitive (stoffa, pelle e legno) ed il colore.
Il canto dell’allodola, sarà in scena, anche a Salerno (Chiesa di San Giorgio, il 27 luglio); a Valva (nel Castello dei Cavalieri di Malta, il 6 agosto); e a Cava dei Tirreni (nella Chiesa di Santa Maria del Rifugio, l’8 agosto).