Asti – Promuovere, mettere in scena e presentare al pubblico il lavoro di nuovi autori, è questa la <<missione>> di AstiTeatro, il festival dedicato alla drammaturgia, italiana e straniera promosso e organizzato dal Comune di Asti. Giunto alla sua 26ª edizione, AstiTeatro prosegue il nuovo corso avviato nel 2003 con le “scelte artistiche” di Roberto Canziani, Mimma Gallina, Mario Mattia Giorgetti, Eugenio Guglielminetti (direttore) e Salvatore Leto.
Sempre attento al teatro di drammaturgia, anche quest’anno il programma (dal 19 giugno al 2 luglio) trova i suoi punti nevralgici nella <<scrittura d’autore, i copioni, la forza che la scena ha di raccontare>>. Con la sua sezione principale, “AstiScritture”, il festival propone due nuovi nomi italiani, Massimo Sgorbani e Renata Ciaravino, e una giovane promessa britannica, Abi Morgan, un maestro riconosciuto del teatro inglese del ‘900, Edward Bond, e un drammaturgo tedesco, Marius von Mayenburg, affermato in Europa ma quasi ignorato in Italia. In particolare, questa sezione presenterà nel Focus Italia due testi di Massimo Sgorbani (Milano, 1967), Angelo della gravità, premio speciale Riccione 2001, con Franco Branciaroli, regia di Benedetta Frigerio, produzione AstiTeatro e Associazione Teatrale Pistoiese (23 e 24 giugno, ex chiesa San Giuseppe) e Tutto scorre, regia di Antonino Iuorio, con Barbara Piva e Marco Zangardi, produzione Beat 72 (24 giugno, ex chiesa San Michele); e due testi di Renata Ciaravino (Milano, 1973), Canto a me stessa con Maria Monti, regia di Valeria Talenti, produzione AstiTeatro e Collettivo Dionisi (27 e 28 giugno, ex chiesa San Giuseppe) e Ballare di lavoro regia di Veronica Cruciani, voci Veronica Cruciani e Silvia Gallerano (28 giugno, Cortile Ottolenghi).
Nel Focus Gran Bretagna, “AstiScritture” ospiterà invece due testi di Abi Morgan (Cardiff, 1969), Tiny Dynamite regia di Vicky Featherstone, con Scott Graham, Stephen Hoggett e Jasmine Hyde, produzione Frantic Assembly (UK), in lingua originale con sottotitoli in italiano (22 giugno, Palazzo del Collegio) e la lettura di Splendour (22 giugno, Cortile Ottolenghi); e un testo di Edward Bond, Undici canottiere (Eleven Vests) con Massimo Bulla e Narcisa Bonati, regia di Chris Cooper, produzione AstiTeatro e Fondazione Terron, in lingua italiana (26 giugno, Teatro Alfieri).
Infine, nel Focus Germania AstiTeatro proporrà due testi di Marius von Mayenburg (Monaco, 1972), La bambina gelata (Das kalte Kind), regia di Sofia Pelczer, produzione AstiTeatro e Teatri Possibili (19 e 20 giugno, ex chiesa San Giuseppe) e Faccia di fuoco (Feuergesicht) con Ludovica Modugno, regia di Adriana Martino, produzione L’Albero Teatro Canzone (22 giugno, ex chiesa San Michele).
<<Forte – dichiara il comitato artistico – è anche la volontà di far lavorare attori di grande esperienza assieme a giovani drammaturghi e registi che possono approfittare di quella sapienza e rinvigorirla con nuove originali idee. Altrettanto voluta è la valorizzazione del versante femminile in professioni, come quella della regia per esempio, di prevalente appannaggio maschile. Un interprete di carattere come Franco Branciaroli si affida alla regia della trentenne Benedetta Frigerio. Ha solo un anno di più – sottolinea il comitato artistico – la scrittrice Renata Ciaravino che dedica una stravagante idea di personaggio a Maria Monti che torna in scena, dopo la stagione d’oro del teatro-canzone e delle commedie, sotto la guida di Valeria Talenti. Sofia Pelczer dirige un nutrito gruppo di nuovi attori, provenienti dalla Civica Scuola “Paolo Grassi” di Milano, nel crudo testo di von Mayenburg. Edward Bond sceglie il giovane regista Chris Cooper per un suo testo sulle difficoltà dell’adolescenza>>. Mentre, <<per rilanciare lo spirito settecentesco di Vittorio Alfieri>> AstiTeatro ha messo a punto un’iniziativa speciale, “IdeePerAlfieri” che, separata dal festival vero e proprio, stimola artisti sotto i 35 anni a inventare una contemporanea drammaturgia alfieriana>>. La giuria di AstiTeatro26 per “IdeePerAlfieri” ha selezionato cinque demo (schegge di lavoro, versioni dimostrative del progetto, o trailer di durata non superiore ai 25 minuti) che saranno allestiti nei luoghi alfieriani di Asti (30 giugno e 1 luglio), Solo Bruto di Pierr Nosari, La veglia di Elia di Jacopo Masini, Eric Minetto, Salvatore Toscano, Una vocazione incerta e tardiva di Barbara Valli, Mirra Show Reel di Stefania Panighini e Antigone di Fiona Dovo. Nell’ambito delle Celebrazioni Alfieriane, e in collaborazione con il preposto Comitato Nazionale, AstiTeatro ha prodotto Saul con la regia di Lamberto Puggelli e interpretato da Massimo Foschi (il debutto assoluto è in programma l’1 e il 2 luglio, in piazza Castigliano). Inoltre il 2 luglio, al Teatro Alfieri, si svolgerà la tavola rotonda sulla drammaturgia alfieriana nel teatro oggi, in Italia e all’estero.
Nel cartellone del festival anche la sezione “AstiPalcoscenico”, che accoglie spettacoli in prima nazionale, quali Afasia dall’Odissea di Omero, una interactive multimedial performance con Marcel.lì Antùnez Roca, musiche di Alain Wergifosse, Sergi Jordá & Ian Briton (19 giugno Teatro Alfieri) e Pol di Marcel.lì, spettacolo meccanico elettronico per due attori-attivatori, cinque robot e un’attrice (21 giugno, Teatro Alfieri); La mia vita d’artista di Jérôme Savary, con Jérôme e Nina Savary, orchestra dal vivo diretta da Gerard Daguerre, produzione Grand Magic Circus, Nuovo Teatro Habanera (30 giugno, Teatro Alfieri, debutto assoluto).
E ancora “AstiTerritorio”, che indagherà le forze dell’associazionismo culturale locale, propone tre debutti, legati all’esplorazione, il recupero e la valorizzazione spettacolare di spazi urbani. In particolare, questa sezione presenta i lavori di tre realtà astigiane, Vicini dai racconti Conservazione e Vicini di Raymond Carver, adattamento e regia di Giorgio Boccassi (il 20 giugno ex chiesa di San Michele); …quel silenzio, produzione Teatro degli Acerbi, Officina dello Spettacolo, da un testo di Michela Fasone, regia di Laura Bombonato e Andrea Brioschi (il 25 giugno, ex vetreria Avir); Il mio doping, drammaturgia e regia di Luciano Nattino, con Emanuele Arrigazzi, proiezioni e musiche dal vivo, produzione Casa degli Alfieri (il 26 giugno, ex chiesa San Michele).
“AttornoAlleUndici” raccoglie invece una serie di eventi e spettacoli speciali nel cortile di Palazzo Ottolenghi, nelle ore tarde della sera. In un’atmosfera conviviale, il festival propone appuntamenti di particolare interesse, spesso attenti a sollecitare la riflessione civile. Tra i molti titoli in cartellone si segnalano Italiani cìncali con Mario Perrotta (il 21 giugno), Bar West concerto fisico e carnoso, con Alessandro Berti e gli ABG, Comunità Teatrale Nomade L’Impasto (22 giugno) e N’gnanzoù con Vincenzo Pirrotta, giovane cuntista palermitano, che ha ripreso il grido dei pescatori siciliani quando ritirano le reti, per raccontare storie di mare, in una ricerca svolta tra i tonnaroti e i raisi di Favignana e Trapani, elaborando le loro sonorità e i loro gesti.
Infine, “HappyHour” è la sezione di AstiTeatro26 che ospiterà il tempo della conversazione, incontri tra artisti e spettatori, tra operatori e artisti o semplicemente tra appassionati di teatro, consumando un aperitivo (dal 20 al 29 giugno, ore 18, Cortile Ottolenghi).