F-àida
Mana Chuma Teatro – Reggio Calabria
autori Salvatore Arena, Massimo Barilla
regia, montaggio e riprese Felice D’Agostino
collaborazione alla regia Salvatore Arena e Massimo Barilla
scenografie Aldo Zucco
musiche Luigi Polimeni
IL TEASER
Lo spettacolo tende continuamente la visione tra due poli: una storia di violenza iscritta nella carne che è sangue, denti e corpi martoriati e un linguaggio estremamente poetico ed alto. Noi con questa tensione abbiamo dovuto fare i conti. Così come dobbiamo sempre farli con la frontalità della visione alla quale il teatro ci obbliga. Solo una volta assunte queste tensioni abbiamo potuto dissociare la visione tra una voce “che dice” e un corpo “che parla”, entrambi liberi di vagare su questo palco/mondo che è vita. Abbiamo così cercato di evocare più che raccontare, fedeli al linguaggio poetico che muove tutto lo spettacolo di Manachuma tra la polvere e le lamiere arruginite. Il cinema, regno dei morti, cerca un abbraccio col teatro, regno dei vivi, fino al paradosso di un controcampo impossibile(?) : una soggettiva a teatro, ultimo sguardo di un Orfeo senza dubbi seppur disposto a perdersi tra padri ammazzati e madonne di gesso.
LO SPETTACOLO
Calabria. Anni 80. Ma potrebbero essere i giorni nostri, o giorni futuri. In un seminterrato contenitore di ferri vecchi e acqua piovana, di oggetti dal nome antico. In un seminterrato dove si scannano i maiali, cimitero, luogo di preghiera e punizione. Tra ganci appesi ad un soffitto da macelleria. Tra una statua di Madonna e sacchi di juta usati per raccogliere olive insanguinate. Dove la luce è filtrata dal sapore amaro della vendetta, in un tempo immobile che tutto divora e consuma. Splende questa f-Aìda, con l’incedere di una tragedia greca, sul corpo di Rocco, sul corpo di Aìda, di Rocco-Aìda, nel buio di una segregazione attenuata solo da vecchi dischi d’opera adagiati sul piatto di un giradischi malandato, nel buio di una solitudine
Mana Chuma Teatro compagnia calabrese di teatro contemporaneo, diretta da Massimo Barilla e Salvatore Arena, impegnata nell’ambito della nuova drammaturgia e del teatro civile, vincitrice del Premio della Critica 2019 ANCT. Riconosciuta e finanziata dalla Regione Calabria ai sensi della legge 19/2017 come impresa di produzione teatrale. Mana Chuma sceglie fin dal principio di confrontarsi soprattutto con l’identità culturale e storica del territorio meridionale, provando a far convergere il recupero di storie, figure, moduli e stili attinti dalla tradizione culturale locale e mediterranea, con l’utilizzo di forme artistiche innovative, sviluppando un proprio approccio alla drammaturgia legato alla contaminazione tra linguaggi differenti, e curando in particolar modo la ricerca sullo spazio e la sperimentazione di luoghi “altri” per il teatro.
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