Hopa-Oct/Prigione su tela
Andrea de Goyzueta e Pino Carbone (Roma)
di Andrea de Goyzueta e Pino Carbone
testo e regia Pino Carbone
performers Andrea de Goyzueta, Giovanni Del Monte, Stefano Guarente, Francesco Guarino, Fabio Rossi, Massimiliano Rossi
partitura luci Sara Cangemi
realizzazione video Luigi Pingitore
allestimento scenico Roberto Crea
Hopa Oct/Prigione su tela è il secondo capitolo di un progetto ispirato alla tragedia del Teatro Dubrovska di Mosca dell’ottobre 2002, basato stavolta sulla disinformazione e sulla censura che ha caratterizzato quell’evento: uniche informazioni dalla Russia sono le immagini. Le versioni ufficiali delle autorità sull’accaduto non fanno altro che alimentare dubbi e sospetti sull’intera vicenda. Se i fatti non sono illuminati da cronache sapienti e resoconti acclarati meglio sfumarli nel nero puro dell’ombra, dove la scena depotenziata della prigione-Dubrovska apre su un abisso che per noi è la tela bianca di un pittore. Hopa Oct è quello che noi leggiamo ma non vediamo; i passaggi censurati di uno spartito cancellato. Esso vive sulla mancanza di riferimenti della realtà odierna. Questa mancanza si trasferisce sulla scena con “intermittenze” giocate da chi, deluso dalla storia, disegna arabeschi non finiti. Se il lettore di giornale rimane a bocca asciutta, è giusto che si senta tale pure lo spettatore. Questa volta portiamo in scena le pause, i bui, i silenzi, i passaggi emotivi, le zone d’ombra di cui la vicenda abbonda. L’assoluta mancanza di notizie è la fonte da cui attingiamo. Rappresentare la disinformazione senza ipotesi forzate. Passi di danza, momenti video, musica, irruzioni sonore, veri e propri contorni di action painting non costituiscono la chiave d’accesso alla verità, ma l’ordito che il teatro assembla intorno al nulla. La confusione della realtà ci allontana dalla verità. Tuttavia, crediamo, che un po’ di verità pur si disveli in questo gioco. Mistero e visioni danno scacco matto ai fatti, stagliandosi però su di essi.
Tourbillon nasce a Napoli nel 2004 su impulso di Andrea de Goyzueta e Fabio Rossi, dopo la comune esperienza nel Teatro Elicantropo di Napoli. Nel 2005, si unisce il regista Pino Carbone, dando vita ad un nuovo organico. Per la stagione 2005-2006 Tourbillon inizia una collaborazione con Vesuvioteatro, ed è presente nella rassegna “Nuove sensibilità” del NuovoTeatroNuovo di Napoli.