I greci, gente seria! Come i danzatori | Quotidiana.com – Poggio Torriana (Rn)

I greci, gente seria! Come i danzatori | Quotidiana.com – Poggio Torriana (Rn)

I greci, gente seria! Come i danzatori

Quotidiana.com – Poggio Torriana (Rn)

di Roberto Scappin
con Roberto Scappin, Paola Vannoni
produzione Quotidiana.com
coproduzione quotidianacom, Tuttoteatro.com, Kronoteatro
con il sostegno di Regione Emilia Romagna
Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2022

Danza come prova di resistenza? O forse pensiero prova di resistenza. Quando si viene sorpresi a non far nulla e ci si giustifica dicendo “stavo pensando…”, si viene in qualche modo, silenziosamente, sbeffeggiati. Pensiero e danza hanno un elemento in comune: il rigore. Il rigore conduce a degli esiti, che rappresentano il compimento, l’approdo. Senza il quale manchiamo di senso. Lo sapevano i greci, definendosi “mortali”. Stavo danzando. Stavo pensando. Una prova di resistenza.

Roberto Scappin/Quotidiana.com. Diplomato al Centro d’Arte Drammatica di Torino si specializza in improvvisazione teatrale e uso della maschera con Silvano Piccardi, studio dei personaggi goldoniani con Filippo Crivelli. Frequenta uno stage di teatralizzazione sulla Divina Commedia con Girolamo Angione. Nel 1985 inizia l‘attività di attore professionista. È stato diretto, tra gli altri, da Girolamo Angione, Marco Sciaccaluga, Franco Branciaroli, Filippo Crivelli, Walter Manfrè, V. Gamna, per le compagnie di: Teatro Nuovo Torino, Teatro degli Incamminati, Torino Spettacoli, Teatro Fregoli, Accademia Torino Arte. Dal 2003 firma le regie degli spettacoli della compagnia quotidiana.com fondata a Rimini con Paola Vannoni. Dal 2003 a oggi con A casa, bambola! la compagnia ha prodotto quindici spettacoli. Nel 2019 la compagnia ha presentato alla Biennale Teatro un segmento della propria produzione. Nel 2022 con Titivillus ha pubblicato i testi della seconda Trilogia Tutto è bene quel che finisce.

MOTIVAZIONI DELLA GUIRIA DI QUALITA’

“Una danza sul nulla, un silenzio assordante. È l’opera di una compagnia a gestione familiare, strutturata da tempo, sempre sorprendente e talvolta perfino irritante. Una
compagnia protagonista, anche in questo lavoro in fieri, di resistenza alla dominante mediatizzazione e alla marginalizzazione del teatro e della parola, penalizzati da un
sistema legislativo e organizzativo inadeguato a valorizzare la creatività e determinato alla ghettizzazione territoriale. Da questa opera traspare un “quotidiano” lavoro che
definire surreale sarebbe limitante, in cerca continuamente di nuovi limiti da trasgredire”.

 

MOTIVAZIONI DELLA GUIRIA POPOLARE

Per aver riportato a terra concetti complessi e astratti come la relazione tra la mente e il corpo, l’alto e il basso, la stasi e il movimento, lo scherzo e il rigore. Per averci portato a riflettere su il conflittuale rapporto tra la forma e il contenuto e aver dato presenza e voce al silenzio la giura popolare assegna il premio a i greci gente seria come i danzatori. Chiusa parentesi.

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