Il cappotto nuovo | Carlo Geltrude – Nuovo Teatro Sanità

Il cappotto nuovo

Nuovo Teatro Sanità – Napoli

drammaturgia di Mario Gelardi
con Ciro Burzo, Carlo Geltrude, Mariano Coletti Davide Mazzella
regia del collettivo NtS’

Ambientato nel mondo dell’amministrazione pubblica, il cappotto narra la vicenda di un ometto umile, timido, che conduce un’esistenza sempre uguale, fatta solo del suo lavoro di ricopiatore di documenti, incarico che continua a svolgere anche a casa, dopo cena, non sapendo fare altro. Deriso da colleghi e superiori per la sua mitezza, la sua vita subisce però un’improvvisa accelerazione quando riesce, non senza sacrificio dato il suo modesto salario, a farsi confezionare da un sarto un nuovo cappotto poiché quello vecchio è troppo consunto da essere inutilizzabile. Indossare il nuovo indumento è per il protagonista una gioia che rompe la monotonia della routine quotidiana e che gli fa acquistare il rispetto dei suoi colleghi che lo invitano per la prima volta ad una festa. Il testo prende ispirazione sia dal racconto di Gogol che dal film di Lattuada, ma non tralascia riferimenti al teatro classico napoletano con riferimenti a Scarpetta e De Filippo.

Il Nuovo Teatro Sanità (NtS’) è nato nel 2013 a Napoli nel rione Sanità, una zona carica di contrasti. Il quartiere è caratterizzato da una parte da un forte disagio socio-economico e dall’altra da un forte fermento di rinascita e riscatto sociale e culturale, essendo sede di numerose e vivaci realtà del Terzo Settore. In questo contesto, un gruppo di giovani professionisti del teatro, guidati dal direttore artistico Mario Gelardi, ha incontrato i giovani del quartiere Sanità e con loro in una chiesa del settecento ha costruito da zero un teatro, che ha raccolto intorno ad esso una vera e propria comunità. Il collettivo artistico del Nuovo Teatro Sanità formato prevalentemente da giovani under 30, è diventato in pochi anni un punto di riferimento un città per chi si occupa di nuova drammaturgia. Il teatro ha ricevuto il premio Giuseppe Fava, il premio Rete Critica e il Premio Radicondoli.