Kobarid, Il silenzio degli ultimi
Alberto Camanni – San Giovanni Lupatoto (Vr)
anno 2022 – 2 min – colore – muto
ideato e scrittoAlberto Camanni e Gioele Rossi
regia Alberto Camanni
con Gioele Rossi
disegno luci e montaggio Alberto Camanni
coreografia e costumi Gioele Rossi
produzione Matrice Teatro e Altri Posti in Piedi
Note sul teaser
Il teaser comincia con un suono di sassi che cadono nell’acqua, scandendo il tempo. Aumenta il ritmo e si compone il titolo Kobarid su un cartello a sfondo nero, è il suono del peso dei soldati morti nella Grande Guerra, caduti uno a uno in trincea. Una marcia suona in lontananza e vediamo il volto sporco di fango del protagonista, un soldato che ha smarrito la propria identità di uomo sul campo di battaglia. Il video procede con varie sequenze in montaggio alternato e, a ritmo di marcia, vengono mostrate le attività giornaliere che è costretto a fare. La camera mantiene una certa vicinanza con il soggetto, si predilige una fotografia spesso frontale e simmetrica, simbolo di un rigore militaresco. Ci sono anche delle riprese in POV, momenti in cui il nostro sguardo può avvicinarsi ancora di più al personaggio. Il video si chiude con un PP, l’attore si è lavato il viso e mostra la sua umanità. E, mentre le gocce d’acqua cadono dal viso, torna il suono di morte iniziale.
Note sullo spettacolo
Lo spettacolo Kobarid, nome originario sloveno di Caporetto, è un progetto creato dalle testimonianze dei soldati della Grande Guerra, ispirato dai racconti tratti dalle lettere indirizzate ai propri cari, scritte da chi visse per anni, tra trincee e reticolati. Il linguaggio scenico utilizzato è di tipo clownesco, da intendersi nella sua accezione poetica. La cipria e il naso rosso sono sostituiti da una maschera di fango, elemento primario nella vita in trincea. Il personaggio, smarrita la propria identità di uomo, non è né vivo né morto, è l’ombra di un soldato che si aggira nel campo di battaglia. L’individuo scopre di essere l’unico superstite del suo settore nel modo peggiore: trova una fossa comune, nella quale giacciono ammassati i suoi commilitoni. Nonostante questo, giunge l’ordine di andare all’attacco, e così, pur essendo l’unico sopravvissuto, marcia ancora verso un’ultima folle battaglia.
Alberto Camanni attore diplomato presso la Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna, nel 2021. Parallelamente, sviluppa la passione per la regia e l’editing video. I primi lavori come videomaker arrivano nel 2017, nel settore di video promozionali per eventi serali e festival. Nel 2021 ottiene il terzo posto per il bando “360 Lombardia” come regista affiancato da Rubens Lisignoli. Si occupa del teaser Una cosa bella, video semifinalista della III edizione del Premio Tuttoteatro.com Miglior Teaser. Nel 2022 produce video promozionali per lo spettacolo teatrale Not three Sisters per il Teatro Metastasio. Nel 2022 lavora come operatore camera per The girl with the garnet videoart esposto ad Amburgo per il “Rapid Rabbit Reloaded” e per “Under Construction Theatre”, regia di Alisa Sizykh.