La terra, il mare e i suoi mostri
Collettivo Zenobia – Ravenna
direzione Anna Chiara Nicolussi Golo
con Camilla Berardi, Giorgia Burani, Marco Montanari, Marco Saccomandi, Silvia Rossetti
sound designer Roberto Marra
costumi Caterina Gilioli
tecnico Marco Prampolini
Progetto vincitore del bando di residenza CALL RIFUGI 2021 del centro di produzione teatrale MaMiMó – Teatro Piccolo Orologio (RE)
Questo studio teatrale si nutre di ricordi e di leggende popolari, in cui ognuno ha individuato la sua strada per poi arrivare a un incrocio a raggiera, al centro del quale cerchiamo delle risposte: cos’è e dov’è il mostro che è in noi? In che misura dobbiamo al mostro la nostra (presunta) normalità? Collettivo Zenobia nasce dall’equilibrio di punti di vista e di persone che vengono da angoli diversi dell’Emilia Romagna ed è proprio lei che vogliamo raccontare, la nostra regione, piena di storie, dialetti, tradizioni e contraddizioni. Lo spettacolo è ambientato in un tempo fuori dal tempo, dove tutto si può. ‘Un trebbo’ dicono in Romagna, un filos, così in Emilia, un rito di condivisione tra chi ha una storia in tasca e un mostro sulla spalla. Solo accettando la nostra mostruosità possiamo riconoscere la nostra sacralità. Scomponendoci e ricomponendoci alla fine diventiamo terra, mare e fiume. Il sacro emerge ed è vivo. Non è morto, ma solo occulto. Il mostro è nascosto e noi lo sveliamo.
A volte si generano delle strane alchimie. Questo accade quando le persone più inaspettate si incontrano, mescolandosi tra loro, impastando culture, attitudini, sensibilità diverse. Nascono così amicizie e collaborazioni che durano nel tempo. Così è stato tra noi. Ci siamo conosciuti grazie ad un laboratorio intensivo condotto dal Teatro delle Albe nel settembre 2020. Ci sono bastati 10 giorni per capire che un legame speciale ci univa, non solo l’amore per il teatro e l’arte in generale, ma una amicizia umile e sincera a cui non potevamo rimanerne indifferenti. Perciò abbiamo deciso di camminare insieme. E così Sassuolo, Reggio Emilia e Ravenna si incontrano: l’amore per i nostri territori e luoghi, per la cultura popolare, per le nostre storie e la nostra gente, ci ha portato a sposare il progetto ‘La terra, il mare e i suoi mostri’, i mostri dell’Emilia (terra e fiume) e della Romagna (terra e mare).