Mephistopheles – eine Grand Tour
Anagoor – Castelfranco Veneto, Tv
anno 2020 – 2 min – colore – italiano
di Anagoor
regia Simone Derai
musica originale Mauro Martinuz
direttore della fotografia Giulio Favotto
montaggio Simone Derai
Note sul teaser
Per il trailer di Mephistopheles è stata operata una selezione solo parziale del materiale video che compone l’opera. Non un trailer che racconta la performance, dunque, ma un trailer che ne annuncia il contenuto misterico senza rivelare la natura del film-concerto. Non si vedono immagini del live set, ma solo quelle tratte dalla raccolta documentaristica con cui il film è montato. E tuttavia, per non rivelare tutti i temi figurativi di cui consiste l’opera e per preservare la meraviglia a cui lo spettatore è condotto durante l’esibizione, non tutti gli episodi di cui si compone il film sono utilizzati nel montaggio. In particolare si insiste su alcune sequenze di apertura e svelatura che parlano di un mistero, la promessa di un’epifania. È pensato come un invito. La traccia musicale che lo accompagna appartiene a un nucleo visivo dell’opera (il secondo episodio, “Luna”, dedicato al museo e al rapporto tra noi e l’archeologia) di cui nel trailer non è usata alcuna immagine.
Note sullo spettacolo
Sotto il nome del demone che tentò Faust, Mephistopheles, Anagoor raduna il materiale video raccolto tra il 2012 e il 2020 in un unico viaggio per immagini attraverso le lacrime del mondo, musicato in un live set elettronico da Mauro Martinuz. Mephistopheles è un Grand Tour nelle zone buie del cosmo, lì dove scaturiscono la tenebra e le sofferenze delle generazioni, il rapporto dell’uomo con la natura, con l’eros, con i compagni animali, con il tempo e con la tecnica, con l’assoluto: l’impossibile. La materia cinematografica di spettacoli teatrali come Lingua Imperii, Virgilio Brucia, Socrate il sopravvissuto, Faust, Orestea, è composta da immagini profeticamente raccolte nei musei e nei templi, nelle case di cura per anziani e negli allevamenti intensivi, tra macellai, pastori e pellegrini, in India, in Iran, ad Olimpia, sulla ferita campagna veneta e sul Vesuvio. L’enorme quantità di materiale inedito trova nuova composizione in questo volo e caduta in forma di concerto cum figuris.
La compagnia Anagoor è fondata a Castelfranco Veneto nel 2000, configurandosi fin da subito come un esperimento di collettività. Oggi alla direzione di Simone Derai e Marco Menegoni, si affiancano le presenze costanti di Patrizia Vercesi, Mauro Martinuz e Giulio Favotto, mentre continuano a unirsi artisti e professionisti che ne arricchiscono il percorso e ne rimarcano la natura di collettivo.
In questi primi vent’anni di attività ha saputo ritagliarsi una particolare attenzione in contesti teatrali e musicali italiani e europei, fino al Leone d’Argento-Biennale Teatro 2018.
Il teatro di Anagoor risponde a un’estetica iconica che precipita in diversi formati finali dove performing art, filosofia, letteratura e scena ipermediale entrano in dialogo, pretendendo tuttavia, con forza e in virtù della natura di quest’arte, di rimanere teatro.
Dal 2010 la compagnia fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies – art work space.
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