Nella musica c’è tutto, meglio stare fermi
di Maurizio Rippa – Roma
cantante Maurizio Rippa
chitarra Massimo De Lorenzi
violoncello Giovanna Famulari
Ho sempre amato eseguire dei recital, ma al contempo ho sempre provato imbarazzo sul palco, non durante i brani musicali, ma durante le pause tra una musica e l’altra. Col tempo ho capito che ciò era dovuto al grande contrasto tra il rigore, la “pulizia” della musica e l’assoluta sciattezza del silenzio. Stranamente gli obblighi della musica mi danno libertà di esecuzione, mentre la libertà assoluta delle pause mi relega ad una imbarazzante sequenza di movimenti fatti di aggiustamento di capelli, grattatine di naso, sorrisi più o meno idioti. Non cito nemmeno i cantanti che in queste pause sfoggiano una serie illimitata di pose plastiche. La partitura musicale impone delle regole che mi danno la sensazione di dirigermi verso l’alto, “l’aereo”, la totale mancanza di obblighi del tempo tra un brano e l’altro mi spinge verso il basso, il “terreno”. Questo è un tentativo incompleto di dare una partitura a queste pause.
Maurizio Rippa in teatro ha lavorato come fotografo, tecnico, mimo, attore, cantante, incontrando molti artisti, con esito più o meno felice. Tra tutti un nome: Carmelo Bene, che nel suo cuore occupa un posto speciale. Ama cantare: canta per amore, rabbia, svago, a volte anche controvoglia: <<Quando inizia la musica tutto ha più senso per me e da lontano s’intravede uno spicchio di speranza>>.
Contraltista e attore, Rippa ha lavorato tra gli altri con Tito Piscitelli, Armando Punzo, Cristina Pezzoli, Sergio Vartolo, Walter Le Moli, Elisabetta Pozzi, Renato de Simone, Vincenzo Pirrotta e Carmelo Bene. Con Massimo De Lorenzi e Giovanna Famulari ha fondato il trio Les Triplettes.