Never Stop Scrolling Baby
Vitamina – Bruxelles, Belgio
anno 2020 – 1 min – colore – Nessuna
diretto da Joshua Vanhaverbeke
con Matteo Sedda
assistente Alessandra Ferreri
suono Joshua Vanhaverbeke
montaggio Joshua Vanhaverbeke
coordinazione artistica Alessandra Ferreri
Note sul teaser
Con il teaser Never Stop Scrolling Baby abbiamo voluto tradurre visivamente l’effetto alienante ed ipnotico delle piattaforme virtuali sulla nostra mente attraverso un montaggio visivo di paesaggi sempre diversi. Il performer si cimenta in una camminata interminabile tra luoghi mozzafiato, gallerie commerciali, città uggiose e aeroporti. La sua camminata è un invito a non smettere mai di ‘scrollare’ ovunque ci si trovi, oltre che ad essere un richiamo al titolo della pièce performativa omonima. Due gesti portati all’estremo rendono la sua camminata un goffo avanzare libero all’interpretazione. Il ritmo del montaggio segue l’andamento di un suono esageratamente cadenzato facendo del teaser un’epopea grottesca di un contemporaneo Don Chisciotte in lotta contro i mulini a vento.
Note sullo spettacolo
Con Never Stop Scrolling Baby ci addentriamo nell’intricato labirinto dell’universo virtuale per interrogarci sulla violenza e brutalità con la quale veniamo quotidianamente bombardati di informazioni, immagini e suoni formattanti. Con esso affrontiamo l’insaziabile “pulsione scopica” che ci tiene incollati allo schermo sino ad assuefarci ed atrofizzarci. Cosa resta della nostra identità dopo interminabili scroll di eventi a cascata, di danze in TikTok, di influencers e followers, di Hype dopo Hype dopo Hype?
Vitamina è un progetto artistico fondato a Bruxelles nel 2018 da Alessandra Ferreri, Joshua Vanhaverbeke e Matteo Sedda. Alessandra si è laureata in Lettere e Filosofia a Bergamo e specializzata in regia e scenografia a Bordeaux. Matteo ha studiato danza contemporanea a Milano e lavora come performer per diverse compagnie internazionali, mentre Joshua si è specializzato come designer di luci e suono a Gent. La nostra ricerca affonda le sue radici nell’esplorazione di forme ibride tra danza e performance. Nei nostri lavori cerchiamo di scovare le crepe, i punti vacillanti della società in cui viviamo. Scegliamo soggetti scomodi che ci toccano per il loro potere destabilizzante. Attualmente abbiamo sede a Bruxelles, ma con progetti attivi in Italia, Belgio e Francia.
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