Occidente
BEstand – Napoli, NA
anno 2021 – 2 min – b/n – italiano
regia Giuseppe Maria Martino
drammaturgia e aiuto regia Dario Postiglione
disegno luci Sebastiano Cautiero
scene Sara Palmieri
proiezioni Pietro di Francesco
sound design Giulio Nocera
costumista Debora Linguiti
con Francesca Fedeli/ Sara Darioush Forooghi/ Vittorio Rebecca Furfaro/ Dira Giampiero De Concilio/ Simone; Gabriele
Progetto vincitore del bando Leo de Berardinis 2021 del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.
Testo finalista al bando Autori Under 40 della Biennale Teatro 2019
Note sul teaser
In questo mondo distopico ciò che resta di veramente umano è la poesia. Il componimento poetico diventa nel teaser una cifra intorno alla quale si costruiscono le dinamiche fra i personaggi e le variazioni di registro linguistico. Ognuno di loro vive una perdita, trascinando una presenza che gela ciò che c’è attorno. L’uso del bianco e nero, inframmezzato da filmati di repertorio, vuole restituire un disturbo ottico, intrecciato con il costante disturbo sonoro auditivo. Qui ciò che accade è disturbato: le parole, le emissioni, le visioni, sono sempre parziali, spezzate. La stazione radio fantasma in sottofondo è una zona di coagulo acustico che informa di un paesaggio non completamente visibile. Come testo e messinscena anche il teaser ha i suoi riferimenti: dalla cinematografia cyberpunk figlia di Philip K. Dick e William Gibson al Dune di Lynch, fino al mondo ritratto in alcuni episodi di Black Mirror o un voyeurismo alla Hitchcock per raccontare l’IA che vive con Vittorio e Simone.
Note sullo spettacolo
Futuro prossimo. Il cielo è coperto di cenere, il sole come noi lo conosciamo è solo un ricordo. La vita procede come sempre, si produce e si consuma a ritmi serrati, in un mondo grigio, febbrile, iperconnesso. Vittorio a vent’anni è stato un poeta riconosciuto, oggi è uno sceneggiatore di spot e serie tv che s’imbottisce di antidepressivi. Per lui la luce del sole è il segno di una perdita. Per Simone, un giovane rapper che suona in streaming le frequenze sismiche, è qualcosa che non ha mai visto. Nel loft in cui vivono, la voce dell’interfaccia Dira alterna notifiche, promozioni, versi di un poeta persiano dell’XI secolo, mentre analizza e monitora i suoi inquilini. Intanto, dalla Germania una donna invia videomessaggi enigmatici dal tono apocalittico, a cui nessuno risponde. Un non-detto che lega queste vite sta per emergere, sullo sfondo di un’Europa che si fa sempre più nera.
1993 Laureato con lode in Storia presso l’Università Federico II di Napoli. Consegue il Master in Drammaturgia e Sceneggiatura presso l’A.N.A.D. Silvio D’amico con il massimo dei voti. Co- fondatore, co-autore e regista del collettivo BEstand. Tra i progetti che ha curato: Mare Anarchico/Trilogia della nuda vita (Teatro Studio Uno); di-sa-so-se-gu (L’Asilo / Base Milano); Dov’è la Vittoria e Occidente (Casa del Contemporaneo e Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale). Ha collaborato con TeatrInGestAzione nel progetto DE.RI.VA.; e con Motus al progetto KISS, un desiderio di Calderoni/Caleo approdato a Santarcangelo. Vince il premio SIAE/Carlo Bixio con “L’oro di Achille”, scritto con Elio Penna e Armando Francesco Serrano, per la sezione Idea d’Autore – miglior sceneggiatura originale di fiction 2018. Nello stesso anno è assistente personale del regista Jonathan Nossiter sul film “Last Words”. Nel 2020 è assistente alla regia sul film “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino.