Semmelweis effekt
Contestualmente Teatro – Napoli
adattamento scenico de “Il Dottor Semmelweis” di Cèline.
Un monologo a più voci
regia Riccardo Pisani
con Peppe Cerrone
voci fuori campo Alice Conti e Margherita Romeo
drammaturgia Alba Diurno
sound design Lenny Pacelli
sonoro Giacomo Salzano
scenografie Francesca Rota
disegno luci Delio Fusco
foto e video Azzurra Mozzillo
Con l’espressione Semmelweis effekt si intende il fenomeno per cui nuove conoscenze vengono rigettate perché in contraddizione con le norme prestabilite. Il nome di questo fenomeno fa riferimento al medico ungherese che, nella prima metà dell’800, durante l’epidemia di febbre puerperale, fu il primo a intuire l’importanza della sanificazione delle mani. Le sue idee saranno ostacolate e lui sarà costretto a fare i conti con un vero e proprio muro di gomma. Partendo dall’opera “Il dottor Semmelweis” di Céline, il progetto scenico si concentra sulla vicenda umana del chirurgo, che dimostra un forte legame con la natura e col principio di creazione, coinvolto più dalla necessità di salvare vite in pericolo che della teoria medica. In scena è il solo Semmelweis alle prese con le riflessioni di una vita, mentre si confronta con le sue note registrate che costruiscono una gabbia sonora all’interno della quale si sviluppano le sue ossessioni e follie. Un loop fisico e verbale che diventa rito.
Contestualmente Teatro è una compagnia di ricerca sui linguaggi scenici attiva dal 2015. In questi anni hanno sviluppato diverse produzioni con l’intento di sperimentare contaminazioni artistiche indagando radici culturali e risemantizzandole nella contemporaneità. Con diversi spettacoli sono stati finalisti per la XXI edizione del premio di regia Fantasio; vincitori della prima edizione del bando GUEST indetto dal Nuovo Teatro Sanità; finalisti del concorso “Alla ricerca del tempo vissuto”, dedicato all’opera de drammaturgo e regista Gennaro Vitiello; finalisti del concorso “L’arte è una menzogna”, organizzato nel 2019 dal teatro TRAM di Napoli, e con lo stesso lavoro finalisti l’anno dopo per il concorso “Corto d’opera” ad Aprilia.