Socrate il sopravvissuto – come le foglie
Anagoor – Castelfranco Veneto, Tv
anno 2016 – 1 min – colore – italiano
di Anagoor
regia Simone Derai
editing Simone Derai
riprese Giulio Favotto, Simone Derai
sound Mauro Martinuz
con Piero Ramella, Domenico Santonicola
Note sul teaser
Il teaser è stato ideato e montato per la promozione precedente al debutto. Una sequenza video prodotta ad hoc fonde alcuni temi del lavoro rendendo palese un conflitto tra allievo e maestro, che è centrale nel lavoro, ma che nello spettacolo si manifesta diversamente. Il segmento di video in cui un anacronistico Alcibiade in jeans giunge al cospetto di Socrate armato puntandogli un revolver contro, non è presente nella performance che invece narra di una sparatoria in un liceo italiano sulla scorta del romanzo di Antonio Scurati “Il Sopravvissuto”. La domanda che aleggia e resta sospesa minacciosa – “sugli atti giusti e ingiusti sono questi i tuoi maestri?” – interroga tanto l’allievo pronto all’atto violento quanto l’inefficacia del maestro e della società che lo delega, disinteressata, dell’educazione dei figli, un ruolo tragico sproporzionato alle sue capacità umane.
Note sullo spettacolo
La scuola, l’educazione e il loro rapporto con la stretta attualità, tra la filosofia antica e gli echi di cronache violente che hanno avuto come palcoscenico le scuole. Con Socrate il sopravvissuto, la compagnia Anagoor entra in una classe come tante. Partendo da alcune pagine del romanzo di Antonio Scurati, Il sopravvissuto, l’opera assume il punto di vista di chi si dispone di fronte ad un gruppo di giovani, essendo incaricato della loro educazione. Tra le ore che precedono la morte del filosofo così come raccontate da Platone, e l’ora in cui lo studente Vitaliano Caccia massacra a colpi di pistola l’intera commissione di maturità, lasciando in vita il solo insegnante di storia e filosofia, si consuma tutta la battaglia che chiama in causa il pensiero occidentale, dalle sue origini ai suoi inevitabili e tragici esiti storici.
La Compagnia Anagoor è fondata a Castelfranco Veneto nel 2000, configurandosi fin da subito come un esperimento di collettività. Oggi alla direzione di Simone Derai e Marco Menegoni si affiancano le presenze costanti di Patrizia Vercesi, Mauro Martinuz e Giulio Favotto, mentre continuano a unirsi artisti e professionisti che ne arricchiscono il percorso e ne rimarcano la natura di collettivo. In questi primi vent’anni di attività ha saputo ritagliarsi una particolare attenzione in contesti teatrali e musicali italiani e europei, fino al Leone d’Argento-Biennale Teatro 2018. Il teatro di Anagoor risponde a un’estetica iconica che precipita in diversi formati finali dove performing art, filosofia, letteratura e scena ipermediale entrano in dialogo, pretendendo tuttavia, con forza e in virtù della natura di quest’arte, di rimanere teatro. Dal 2010 la compagnia fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies – art work space.
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