La nostra ricerca sull’educazione al teatro ha inizio negli anni 90 all’interno del Centro Teatro Educazione (CTE) dell’Ente Teatrale Italiano (soppresso nel 2010), in stretta relazione e partenariato con le attività di AGITA (Associazione Nazionale per la Promozione e la Ricerca della Cultura Teatrale nella Scuola e nel Sociale). In continuità con il CTE, nasce nel 2011 la Casa dello Spettatore. Si tratta di un’esperienza che aggiunge all’essere spettatore il diventare spettatore giudicante. Cosa comporta questo passaggio? Come negli anni precedenti, il gruppo lavorerà sia sull’analisi condivisa degli studi in concorso, sia sull’osservazione dei processi che si mettono in moto nel valutare spettacoli dal vivo (esperienza pregressa, cultura, emozione personale, gusto, pregiudizio, aspettative). Al tempo stesso, il fatto di lavorare in gruppo porterà a un dialogo-confronto fra le posizioni personali con l’obiettivo di operare una scelta univoca: essendo una giuria, per quanto popolare, ci si dovrà assumere la responsabilità di una scelta comune consapevole e il più possibile condivisa.