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Cordata di Chiara Bersani

8 Dicembre 2023 @ 15:00 10 Dicembre 2023 @ 22:00

“Finiremo forse con il misurare la terra con il canto, e andremo oltre: tracceremo confini di spezie, aree urbane di ritmi, riutilizzeremo l’atmosfera di un luogo per definirne l’ampiezza, sostituiremo le miglia con i ricordi, i metri con le idee, gli ettari con l’armonia. (…) Guarderemo così mappe più precise che descrivono davvero una nostra possibile realtà”
(S. Perotti – Atlante delle Isole del Mediterraneo)


Da qui vedo i comignoli. Niente è più alto del
mio terrazzo, solo qualche albero.
Sopra il cielo.
Sotto gli orti.
Il mio orizzonte, qui, è la ferrovia.
Ci sono state un’altra ferrovia e un’altra me, insieme in un
altro paese.
Là ci nascondevamo per baciarci e per fare
l’amore su quella vecchissima panda.
La terrazza da le vertigini. Belle. Spaventose. Bellissime.
Qui sopra, oggi, mi sento galleggiare.

Dice TRECCANI : “Galleggiare v. intr. [der. di galla1] (io galléggio, ecc.; aus. avere). – Stare a galla, mantenersi, o avere la capacità di mantenersi, alla superficie di un liquido, di una massa d’acqua: quella cosa maggiormente galleggia sopra l’acqua, che è di minor peso dell’acqua (Leonardo);

Il sughero, il ghiaccio, l’olio galleggia; un tronco d’albero galleggiava sul fiume. Per estens., riferito a un aerostato, stare sospeso nell’aria senza salire né scendere. In usi fig.: i fanali galleggiavano nella nebbia; poche idee che galleggiano in un mare di parole; Galleggia in alto un cinguettio canoro
(Pascoli); non com., sentirsi g. lo stomaco, provare senso di ondeggiamento, di languore allo stomaco, come quando si ha fame o si è prossimi al vomito.”

Ho le vertigini, dicevo.
Ho il mal di mondo
Non posso stare sola un giorno di più
Non posso uscire perché all’esterno ora non c’è uno spazio per il
mio corpo
Galleggiare.
Continuo quindi a galleggiare.
Quanto mi appassiona questa azione – non azione.
Questo strano verbo dalla mobilità ambigua, questo movimento
misurato.
Perché se stai immobile il corpo sprofonda, ma se agisci con
decisione ecco subito arriva la nuotata.
Non un vibrare, non un tendersi. Quasi un semplice ascoltare.
Galleggiare è millimetrico. Qualcosa che racconta questo mio
tempo.

Galleggio mentre sopra e sotto il mondo si muove.

Voi che iniziate a nuotare siete piccole onde, mulinelli lievi
che abitate la superficie intorno a me.
E così io mi sposto per inerzia. Mi spostate voi, l’eco del
vostro movimento.
Oggi mi piace. Domani non so.
Galleggiando mi restituite, lentamente, al mondo.

Pontenure
06/06/2020

REALIZZAZIONE

CORDATA è un opera inafferrabile. Nata durante le giornate di lock – down d’inizio 2020, consiste nel tentativo di appagare un desiderio: guardare il paesaggio insieme.
CORDATA è un opera creata per e con Centrale Fies in collaborazione con Corpoceleste_C.C.00 e prende forma nei giorni di riapertura dei festival, quando molti corpi possono riappropiarsi dello spazio pubblico mentre altri devono ancora muoversi con cautela.
CORDATA è un opera che può esistere solo grazie all’unione di corpi diversi per forma, ritmo, identità, luogo e sentire CORDATA consiste in un file audio scaricabile tramite qr code. L’opera audio, ideata da Chiara Bersani, è creata con F. De Isabella, si avvale della collaborazione drammaturgica di Marco D’Agostin e nasce sotto la cura di Giulia Traversi.
Il momento di fruizione di CORDATA è invece affidato alla cura, ai desideri e all’intimità di chi sceglierà di guardare il paesaggio con noi. CORDATA è infatti un’esperienza pensata per essere vissuta privatamente.

Negli spazi esterni sarà esposta una cartolina con impresso il qr-code necessario a scaricare l’audio sul proprio cellulare.

Si consiglia l’uso delle cuffie.

INDICAZIONI DI FRUIZIONE FORNITE DAL PERFORMER A CHI SCEGLIE DI PARTECIPARE A CORDATA

(da definire, qui elencate molto sinteticamente)

  • – Scegliere il paesaggio che si vuole contemplare
  • – Scegliere il momento del giorno in cui lo si desidera contemplare
  • – Prendersi cura della posizione di contemplazione, del momento, del respiro…
  • – Ascoltare l’audio nel luogo e nel momento scelto

Tuttoteatro.com

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Teatro India

Lungotevere Vittorio Gassman