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MARGINI AL VIVO – Scene di paglia 2025

XVI edizione di Scene di paglia.

Presentazione
27 maggio, ore 18.30
Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (Pd)

Festival dal 18 giugno a 6 luglio 2025

18 Giugno @ 8:00 6 Luglio @ 17:00

Nel linguaggio tipografico si parla di margini al vivo quando un’immagine arriva a filo pagina, senza bordo bianco. Lo spazio stampato si estende e aumenta fino al limite del foglio e perfino oltre, perché si deve calcolare anche una parte di immagine che verrà tagliata via, detta abbondanza.

Non sembra di parlare del teatro? Arte vivente che si spinge all’estremo, che sta ai margini della società e – proprio in virtù della sua emarginazione – ne può guardare e criticare liberamente le dinamiche e le contraddizioni. Il teatro che è sempre “spreco” (cioè abbondanza) di idee, energia, tempo. Che ottiene quel poco che riesce col massimo sforzo. Ma anche il teatro come invenzione e pratica di immaginari alternativi, di comunità transitorie, di incroci imprevisti.

Fare teatro – in qualsiasi modo, anche da spettatori – vuol dire abitare i margini, dove le differenze trovano espressione e riparo, dove i confini sfumano e le identità si mettono in gioco. Lo sguardo dai margini espande, scardina, sconfina, sfugge, mette in discussione. Non si uniforma a ciò che sta al centro. Spostandosi sposta gli orizzonti di senso, accoglie, raccoglie. Esita. Incontra altri sguardi per smarginare insieme, per dilatare la vita.

PROGRAMMA

Vi segnaliamo

Domenica 6 luglio ore 21.15

PER PIACERE / NO

di e con Annalisa Limardi
sound design Saverology
occhio esterno Penelope Morout
coprodotto da Tuttoteatro.com
con il sostegno di Centro Servizi Culturali Santa Chiara (Trento), AriaTeatro ETS e Pergine Festival

In una commistione di linguaggi che passano dalla danza al recitato alla sperimentazione musicale, due performance che indagano le dinamiche relazionali e la difficoltà di riconoscere, e dunque esprimere e difendere, i propri confini personali e intimi.

«Cosa succede dentro di me quando desidero qualcuno? Come cambio nell’incontro con questo desiderio? Cosa faccio, per piacere? Quanto mi corrompo, per piacere? Dal rapporto tra due persone al rapporto tra essere umano e società, fino al rapporto tra interprete e spettatore, Per piacere parla di legami, gioca con i nodi e i grovigli interiori, interroga i rapporti di potere che inevitabilmente si creano e i ruoli di sottomissione e di dominazione che di volta in volta, più o meno volontariamente, assumiamo.»

«No è ciò che troppo spesso avrei voluto dire e non ho detto, forse per vergogna, per paura, per incoscienza o per ingenuità. È un tema che mi riguarda personalmente, per la mia storia di vita individuale, ma sento che ha a che fare anche con un discorso più ampio, generale. Anzi, diciamo pure “di genere”. Perché penso che le radici di questa paura ad alzare la voce, a farsi valere, di questo bisogno di essere ubbidienti e devote per essere accettate, siano di natura sociale e abbiano un impatto maggiormente violento sulle donne».

https://www.scenedipaglia.net/

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