IMA | Komoco/Sofia Nappi – Firenze

IMA | Komoco/Sofia Nappi – Firenze

Ima

Komoco/Sofia Nappi – Firenze

anno 2022 – 3 min – colore – muto

coreografia Sofia Nappi
videomaker Valeria Lampadova
danzatori Lara di Nallo, Valentin Durand, Evelien Jansen, Paolo Piancastelli, Gonçalo Reis
assistente alla coreografia Adriano Popolo Rubbio
luci Alessandro Caso
costume designer Luigi Formicola
i costumi sono stati realizzati da Silvia Salvaggio e Elisa Varvarito, grazie alla collaborazione con Manifatture Digitali Cinema Prato di Fondazione Sistema Toscana

Note sul teaser

Il teaser IMA è stato realizzato a Stoccarda (giugno 2022), durante gli ultimi giorni di prova prima del debutto dello spettacolo al Colours International Dance Festival. La regista e videomaker Valeria Lampadova è stata coinvolta dalla coreografa Sofia Nappi per la sua profonda conoscenza del mondo della danza, essendo lei stessa una ex danzatrice professionista. Quello che rende la Lampadova unica nel suo mestiere è il saper riprendere la scena assumendo il punto di vista del danzatore, così da cogliere le emozioni più profonde e i movimenti nella miglior maniera possibile. Muovendosi a piedi nudi sul palcoscenico, avvicinandosi e allontanadosi dai danzatori con la sua videocamera, ha colto l’energia corale dei corpi in movimento e i dettagli dei singoli interpreti, riuscendo a riproporre attraverso il teaser le dinamiche, la forza e la delicatezza degli artisti in scena. Definisce infatti i suoi trailer come le sue “mini coreografie”, dove musicalità, dinamicità e continuità diventano una cosa sola.

note sullo spettacolo Il nome Ima è un termine giapponese che indica “il momento presente”; in aramaico ed ebraico “Ima” sta anche per “madre”, in riferimento a rinascita e rinnovamento. Ima è stata immaginata durante il periodo di distanziamento sociale dovuto all’emergenza da Covid-19. Siamo stati lasciati soli nella nostra vera casa – il nostro corpo – dove esiste solo la dimensione temporale del presente, dove il nostro esistere diventa più sensibile alle piccole cose, dove il bisogno di rapporto con l’altro, in assenza di contatto fisico, ci porta a raggiungere un profondo senso d’interconnessione e nostalgia di co-creazione. Essere soli con il nostro corpo ci fa percepire chiaramente che tutto, dentro e intorno a noi, non si è fermato, ma è in continuo divenire in una danza che è interconnessione di tutte le cose. Coprodutto da Colours International Dance Festival, Sosta Palmizi, Biennale di Venezia e Centro Coreografico Canal di Madrid

Sofia Nappi si diploma all’Alvin Ailey American Dance Theater, a New York. Nella sua formazione ricoprono un ruolo fondamentale la Hofesh Shecter Dance Company e gli studi a Tel Aviv, dove sta attualmente conseguendo la certificazione come insegnante di tecnica Gaga, linguaggio del coreografo Ohad Naharin. Interprete di artisti quali Jon Ole Olstad, Alvin Ailey, Brice Mousset, Alessio Silvestrin, Sidra Bell, Netta Yerushalmy, Juel D. Lane, Clifton Brown, Earl Mosley, Robert Moses. Nappi è direttrice artistica e co-fondatrice del progetto Komoco, con il supporto dell’Associazione Sosta Palmizi. Sofia Nappi firma il trio Wabi-Sabi (2020); il duo Dodi (2021); il duo Reva (2021) e il quintetto Ima (2022).

Valeria Lampadova inizia la sua attività di videomaker inizialmente come hobby, ma presto si trasforma in un vero e proprio lavoro. Sviluppa i suoi primi trailer per la danza collaborando con compagnie professionali in Germania e contemporaneamente si specializza in videomaking alla Deutsche Pop Akademie di Bochum. Collabora con importanti realtà di danza in Europa tra cui: Aalto Ballett Theatre, Theater Hagen, Theater Trier, Staatstheater Augsburg, Nordhausen Theater, NTM Mannheim, Landere & Company, Aterballetto, Zürich Ballett, Strado Danza, Musik Theater im Revier.