Firenze – Il Duemila porterà al “Maggio Musicale Fiorentino” un nuovo look, almeno nelle intenzioni degli organizzatori e del suo nuovo sovrintendente Stefano Merlini. In questa 63a edizione si “oseranno” accostamenti inediti – dicono ancora i responsabili del festival – nella tradizione del “Maggio”, che dal 19 aprile al 29 giugno cercherà una “italianità” tra produzioni contemporanee e del passato. Molto alti restano purtroppo i prezzi dei biglietti, in particolare delle opere, anche per gli ordini meno pregiati, che innegabilmente limitano la fruizione di questo genere di spettacoli.
Comunque sia, l’inaugurazione, riservata alla direzione di Zubin Mehta, è con Traviata, spettacolo che segna il debutto di Cristina Comencini alla regia d’opera. Dodici repliche al Teatro Comunale che si alterneranno con Impressions d’Afrique (cinque recite dal 14 maggio al Teatro Goldoni), di Giorgio Battistelli con la regia di Georges Lavaudant. Un lavoro commissionato dal “Maggio” e coprodotto con l’Opéra du Rhin di Strasburgo, che riunisce la coppia Flattistelli-Lavaudant dopo Prova d’orchestra di Fellini.
Nuovo allestimento per L’incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi, in occasione del quattrocentenario della nascita dell’Opera, con la regia di Luca Ronconi, mentre sul podio salirà Ivor Bolton (al Teatro della Pergola dal 21 maggio). Il programma delle quattro opere – tutte eseguite ed interpretate dall’Orchestra e dal Coro del Maggio – si chiude al Teatro Comunale con un nuovo allestimento di Evgenij Onegin di Cajkovskij, con la regia di Alexandr Schulin e la direzione di Semyon Bychkov (per le prime quattro repliche) e di Kirill Petrenko (per le ultime tre).
A parte il Galà conclusivo del 29 giugno in Piazza della Signoria, la danza a questo 63° Maggio, sarà presente con le coreografie di Paco Dècima su musiche di Franco Battiato. La nuova creazione dal titolo Campi magnetici sarà in scena, al Teatro della Pergola per cinque serate dal 13 al 22 giugno.
Nel cartellone fiorentino (la direzione artistica è di Cesare Mazzonis) sono programmati inoltre dodici concerti, tra i quali, quello del baritono Thomas Hampson (con musiche di Mahler, Berio, Webern e Brahms) e del pianista Maurizio Pollini (che eseguirà Webem, Schuman e Brahms). Tra gli altri appuntamenti del “Maggio”, che da quest’anno torna ad affidare ad un artista la cura dell’immagine (riapre la tradizione Piero Vignozzi, che produrrà un’opera ispirata allo stemma mediceo), anche conferenze, incontri e proiezioni cinematografiche.