a1n14bart1Bologna – Due coppe da gran premio di bicicletta, luccicanti. Due premi a realtà che pedalano. Uno ad artisti, per la loro capacità di ricercare, sperimentare, lavorare sul linguaggio e sui modi di rappresentare i problemi del reale, l’altro a centri, rassegne, manifestazioni che organizzano il teatro, allargandone gli orizzonti culturali e portandolo a misurarsi con nuovi pubblici. Il premio intitolato a Giuseppe Bartolucci, indimenticabile figura di intellettuale sempre proteso a scoprire il nuovo, a combattere con lucidità e passione per affermarlo e sostenerlo, è stato assegnato quest’anno a Bologna, con la collaborazione dell’assessorato alla cultura della città.
La cerimonia della premiazione si è svolta a Teatri di Vita, con la presenza della giuria formata da Franco Quadri, Renata Molinari, Gianni Manzella, Paolo Ruffini e Cristina Ventrucci. Ha ottenuto il primo riconoscimento Domenico Castaldo, <<per l’originalità e il rigore di una ricerca nella quale lavoro d’attore e dimensione del laboratorio si arricchiscono a vicenda, senza mai adagiarsi su tracciati e forme convenzionali. Attento alla tradizione scenica italiana Domenico Castaldo, con il suo gruppo Santi Briganti, ha messo a punto un personalissimo percorso artistico in cui vocalità e disciplina fisica si fondono con una particolare sensibilità alle lingue e alle composizioni dei generi (…) >>.

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I Teatri di Vita sono stati premiati <<per la capacità di costruire un originale e coraggioso percorso teatrale attraverso il suo operare organizzativo e imprenditoriale, di presenza costante e stimolante nella città di Bologna, e per la libertà intellettuale delle scelte artistiche. Sede di stagioni teatrali particolarmente sensibili ai fermenti che si muovono all’estero (…) è anche luogo di ospitalità per la giovane ricerca italiana e snodo di collegamento per un festival estivo sulla danza contemporanea (…) >>.
Durante la cerimonia è stato ricordato come questo riconoscimento, nato nel 1996 accanto al Premio Ubu e alle attività del Patalogo, ha segnalato negli anni alcune fra le più significative realtà del nuovo teatro come Teatrino Clandestino, Link, Festival Opera Prima di Rovigo, Egum Teatro, Segnale Mosso, Fanny & Alexander. Alla fine della cerimonia sono stati mostrati alcuni brani del nuovo lavoro di Santi Briganti, un viaggio fisico e vocale mobile fino ai limiti del virtuosismo ispirato alle Argonautiche, e un asciutto e tagliente video tratto dall’ultimo lavoro di Andrea Adriatico, regista della compagnia “:riflessi”, residente nella struttura bolognese diretta da Stefano Casi.