a1n11alcina1Ravenna – <<…e Alcina stia nella sua pena>>, così la lascia Ariosto nel X canto dell’Orlando furioso. Ed è a questo punto che la riprende il Teatro delle Albe, trasformandola in una Alcina romagnola istupidita dalla fissazione amorosa.
Scritto da Nevio Spadoni, questo nuovo lavoro ideato da Ermanna Montanari e Marco Martinelli, inizia ora alla Biennale Teatro l’incontro con il pubblico.
Le Albe e Spadoni ambientano la vicenda in un villaggio poco lontano da Ravenna, dove vivono due sorelle impazzite d’amore per uno straniero. Sono Marisa e Giorgina che abitano in una grande casa padronale, nella quale piomba all’improvviso un bellissimo giovane. Giorgina, che se ne innamora perdutamente, diventa folle dopo l’improvvisa sua partenza. Ma la storia vuole che anche Marisa, la più anziana delle due, abbia goduto della bellezza del giovane straniero.
L’isola di Alcina racconta l’esistenza delle due ragazze istupidite fino alla vecchiaia, bloccate nel <<tempo fermo della [loro] più funesta giornata – spiegano Montanari e Martinelli – che sono tutte le giornate: il vuoto girare della fissazione amorosa. Alcina, nel VI canto, prima di perdere il suo potere di incantatrice …, prima di ridursi a una pena straziante e immedicabile per Ruggiero – proseguono – viene additata come rappresentante di tutti i bugiardi e imbroglioni che ordiscono trappole per le dementi illusioni umane. E’ signora di un mondo ridotto alla potenza magica dell’occulto, alle frodi comuni che permeano tutta la vita. E’ un falso sembiante – sottolineano i due ideatori – il viso non corrisponde a ciò che è nel cuore, una disgiunzione tra immagine e sostanza>>. Così, <<l’istupidimento di due sorelle della campagna romagnola …, ognuna in una mancata corrispondenza tra immagine e sostanza, come negli effetti della magi a – concludono Montanari e Martinelli, rispettivamente interprete e regista dello spettacolo – è stato da noi sovrapposto alla pagina del Furioso>>.
L’isola di Alcina, presentato come “concerto per corno e voce romagnola” (le musiche sono di Luigi Ceccarelli), sarà ospite della Biennale (coproduttrice dello spettacolo, insieme a Ravenna Festival e Ravenna Teatro) dall’8 al 10 giugno.
Dopo Venezia, L’isola di Alcina sarà in scena a Cervia (22 e 23 giugno – Ravenna Festival), a Longiano per Santarcangelo (15 e 16 luglio) e a Benevento per ProvocAzioni il 23 luglio.