Magliano Sabina (RM) – Palazzo Odescalchi di Bassano Romano ospiterà il primo di una serie di appuntamenti delle “Stanze del tempo”. Messo a punto da Magliano Sabina Teatro e dall’Associazione Poliphilo (che si occupa di recupero, valorizzazione e fruizione dei beni artistici) il progetto è finalizzato all’esplorazione e alla conoscenza del territorio del Lazio da un punto di vista artistico, storico, archeologico, paesaggistico, nell’intento di stabilire con esso una relazione, andando ad abitarlo con i linguaggi scenici della contemporaneità.
Attraverso l’organizzazione di manifestazioni e festival, artisti legati al mondo della musica, della danza, del teatro e delle arti visive, dialogano con spazi non canonici dello spettacolo, creando per il pubblico, percorsi culturali dove si intersecano le storie della scena con le memorie dei luoghi. Per il 2000, il “Progetto Geografie” si basa sull’organizzazione di giornate in diversi luoghi del Lazio, che vedano come soggetto primario le cittadine stesse e i loro abitanti, il tessuto urbano, i monumenti più rappresentativi, con l’intento di trasformare un luogo e un’abitudine al luogo, e comunicare al pubblico i significati delle arti contemporanee.
In questo primo incontro (il 24 e 25 giugno) gli spettatori, a partire dal pomeriggio, attraverseranno le stanze di Palazzo Odescalchi, dove incontreranno spettacoli di danza, concerti, mise en space, installazioni, videoproiezioni.
Nel programma della due-giorni compaiono l’Accademia degli Artefatti, che presenterà Kindergarten (visto in anteprima a “Primavera dei Teatri” di Castrovillari, è un’ulteriore tappa del Progetto Età Oscura, sul quale da qualche anno la compagnia sta lavorando) di Fabrizio Arcuri ed Elio Castellana. E Teatrodanza Skenè con Ceremony of Innocence di Ugo Pitozzi, che proporrà un’ambiente-spettacolo concepito e realizzato come luogo originale del gesto e dell’immagine. E’ il luogo di incontro-scontro tra lo spazio, l’immagine e la danzatrice. Un incontro che non è mai pacificazione, ma percezione della dolorosa sproporzione tra l’immensità dell’universo immaginifico e la limitatezza della figura umana.
Kinkaleri arriva a Palazzo Odescalchi con Due anzi una macchina. In questo lavoro la compagnia mette in scena due incontri, con quattro giocatori che si affrontano due per volta in ruoli differenziati in campi di azione definiti per una durata di un’ora. Il gioco consiste nel fatto che le partite non dipendono in alcun modo l’una dall’altra; i risultati ignorano tutte le posizioni acquisite ricollocando di volta in volta le variabili di partenza. Le possibilità dipendono unicamente dalle scelte dei giocatori che agiscono e sono agiti nello svolgersi dell’evento. I soggetti in campo si affrontano sotto lo sguardo oggettivo di un pubblico che annulla ogni possibile intimità.
Tra gli altri eventi in programma, la compagnia Caputo Senika sarà a Palazzo Odescalchi con L’Ospite Celeste di Rachele Caputo, mentre Fabrizio Crisafulli e Giovanna Summo presenteranno Uno a Uno, un performance di danza, luce e architettura, creata dagli autori per questo spazio.
Quellicherestano (compagnia che nel 1998, insieme al coreografo Ugo Pitozzi e alla musicista Rita Marcotulli, fonda Magliano Sabina Teatro, una delle tre Residenze di spettacolo della Regione Lazio) proporranno Nord di Heiner Müller, con tre attori confusi in mezzo al pubblico che reciteranno piccoli drammi, testi in prosa, poesie, canzoni.