Castrovillari (CS) – Si ripete per la seconda volta Primavera dei Teatri, il festival organizzato dalla compagnia Scena Verticale a Castrovillari, cittadina alle pendici del Monte Pollino.
Questa rassegna di teatro contemporaneo, realizzata con il sostegno dell’Eti e del Comune, nell’edizione “2mila” prosegue sulle orme tracciate lo scorso anno, concentrando l’attenzione sulle nuove generazioni e sui linguaggi scenici. Lo scopo è quello di diffondere e radicare la cultura teatrale tra le comunità del Pollino, anche attraverso l’incontro con le compagnie ospitate nei giorni della manifestazione.
Il programma che Scena Verticale (il gruppo, attivo a Castrovillari dal ’92, è animato da Dario De Luca e Saverio La Ruina) ha messo a punto, dal 31 maggio al 12 giugno, si articola su due livelli, quello dei laboratori tematici aperti al pubblico e quello della presentazione degli spettacoli. La prima sezione, la “Fucina di Hansel e Gretel”, che si svolge fino al 7 giugno e tende al coinvolgimento dei giovani alla pratica teatrale, ospita tre compagnie, scelte in base alla diversità e alla specificità della loro concezione drammaturgica. Tema dei tre laboratori è il rapporto tra drammaturgia e scena (Accademia degli Artefatti sulla drammaturgia dello spazio; Ascanio Celestini sulla drammaturgia della narrazione; Teatro del Lemming sulla drammaturgia dello spettatore).
Dal 7 giugno, dopo la presentazione degli esiti dei tre laboratori, parte invece la rassegna di spettacoli, che si apre con l’anteprima nazionale del nuovo lavoro di Scena Verticale Hardore di Otello (tragedia calabro-scespiriana). Castrovillari offre anche agli Artefatti l’occasione per debuttare in anteprima con Kindergarten. Paradiso artificiale con vista dall’alto. Pure l’Onorevole teatro casertano e Enzo Alaimo sono ospiti di questa Primavera, rispettivamente, con la prima nazionale di Celine. Rutti di gioia e Villarosa (studio per uno spettacolo).
Molti gli appuntamenti con i lavori di giovani gruppi che non sono mai arrivati in questa zona centrale nel nord della Calabria. Si tratta di spettacoli di particolare successo come i due atti unici Bar e Nunzio (della compagnia Scimone-Sframeli), programmati accanto a Sa vida mia perdia po nudda di Leonardo Capuano; Strade. Sei proposte per il nuovo millennio di Fortebraccio Teatro; Amore e Psiche. Una favola per due spettatori del Lemming; Io non mi ricordo niente di Crest e Libera Mente; Quelle histoire di Moretti-Papafava-Redi; e Bungt & Bangt. Percussionisti allo scasso con musiche di Maurizio Capone e regia di Raffaele Di Florio.
Tra le novità di questa seconda edizione di Primavera dei Teatri il laboratorio sulle tradizioni culturali degli albanesi di Calabria, finalizzato al confronto con una minoranza etnica presente sul territorio. Infine, anche quest’anno, Scena Verticale ha organizzato un convegno nazionale su un tema di particolare interesse: “Impresa culturale e sviluppo locale”, che si terrà l’8 giugno. (M.S.)