a1n10barba1Roma – In conclusione del mese che il Teatro di Roma ha dedicato all’Odin Teatret, Eugenio Barba ha presentato all’India il Theatrum Mundi, dando così idealmente appuntamento a Bologna per il prossimo agosto con Ego Faust. Programmato tra gli eventi di Bologna 2000 città europea della cultura, lo spettacolo <<è uno dei progetti più significativi>> – dichiara Cheti Corsini del Comitato Bologna 2000 – che sottolinea la continuità dei rapporti tra Bologna e Odin a partire dagli anni Ottanta.
Composta da 45 elementi, l’Ensemble di Theatrum Mundi, che debutterà in prima mondiale ai Giardini Margherita (dal 25 al 27 agosto), si riunirà dal 13 agosto per l’allestimento del nuovo lavoro. Si tratta di un gruppo eterogeneo e “intermittente” che racchiude, oltre all’Odin, artisti di molti paesi del mondo, che nello spettacolo portano la loro cultura e le loro tradizioni.a1n10barba2 Il lavoro di Barba su queste differenze artistiche, sui diversi linguaggi e sulle forme diverse, diventa un montaggio, che crea per gli spettatori un “effetto di organicità”. In scena compaiono attori e musicisti europei, asiatici e afroamericani, che mantengono <<i caratteri specifici del proprio stile – spiega Barba – integrandoli nel contesto della storia alla quale si allude attraverso lo spettacolo>>. Anche per questo Ego Faust, non sarà usato un testo, <<perché – spiega il regista – non possediamo una lingua comune>>, quindi, <<le storie che raccontiamo devono già essere conosciute>>.
a1n10barba3Gli attori e danzatori del Theatrum Mundi – compagnia che Barba definisce intermittente, perché si riunisce solo in particolari occasioni – collaborano con il regista nell’Ista (International School of Theatre Anthropology) dal 1981. E proprio da quell’anno ha iniziato a chiamarsi il Teatro del Mondo, dal nome dello spettacolo che da allora conclude ogni sessione dell’Ista.
Nel nuovo allestimento Barba, attraverso <<una drammaturgia basata sull’intreccio di stili autonomi>>, cercherà di dare risposte sulla storia di Faust e Mefistofele, interrogandosi sul perché questi personaggi seducono ancora oggi, quando non si crede più alla loro storia.