Spostata da ottobre – tradizionale periodo di programmazione – a dicembre, questa decima edizione della manifestazione si inaugurerà giorno 8 per chiudersi l’8 gennaio. Tema di quest’anno – come recita il sottotitolo – è l’integrazione della musica con le arti della visione, che sarà sviluppato in un carnet di appuntamenti, ospitati tutti all’interno del Castello cinquecentesco. E proprio a cominciare dai luoghi della fruizione delle opere – in particolare per questa edizione i sotterranei del Forte spagnolo – che l’Istituto Gramma punta a far emergere il tema prescelto. Nelle intenzioni degli organizzatori, tali luoghi, riprogettati e allestiti con luci ed elementi acustico-visivi, sollecitano i sensi dello spettatore.

Tra “guide d’onda” e “schermi riflettenti” (che sono strumenti di controllo dell’ambiente acustico, progettati da Michelangelo Lupone e realizzati in collaborazione con Giancarlo Gentilucci), sarà eseguita Contrapunctus – Musica, installazioni e immagini per un’architettura dell’espressione, trascrizione ed elaborazione di Lupone da Die Kunst der Fuge di Johann Sebastian Bach, con il Quartetto Bernini e Alessandro Tomassetti.

Dopo la mostra dello spettacolo e il dibattito su “musica e scienza”, “Corpi del suono” prosegue il 13 dicembre con una settimana dedicata a John Cage, dal titolo “Musica, performance e coreutica”, che vedrà protagonisti attori, danzatori, cantanti e musicisti. Tra questi la compagnia Koros, con le coreografie di Massimo Moricone, e il Quadrivium Percussione Ricerca.

Tra gli altri appuntamenti in programma si segnalano le sezioni “Musica e segno filmico”, con corto e lungometraggi musicati da compositori contemporanei, e “Narrazione e metafora musicale”, dedicata alla figura e all’opera di Egisto Macchi.