Elizabeth I – Sorry for what? | Giulia Spattini-Oskar Tocha – La Spezia

Elizabeth I – Sorry for what? | Giulia Spattini-Oskar Tocha – La Spezia
Elizabeth I – Sorry for what?
Giulia Spattini – La spezia

videomaker Oskar Tocha
ideazione e regia Giulia Spattini
con Giulia Spattini, Paolo Rosini
disegno sonoro Guido Affini
disegno luci Francesco Traverso

IL TEASER

Lo spettacolo parla di Elisabetta I, prima donna investita di un grande potere in Europa. Abbiamo lavorato sulla trasposizione contemporanea di un personaggio estremamente controverso come il suo, trasformandola in una pugile, una guerriera simbolica. In scena anche un altro danzatore che attraverso il ruolo dell’allenatore/coscienza accompagna, allena e prepara Elisabetta per il ruolo di regina che l’attende. Il Teaser raccoglie in termini ritmici il rapporto tra lei e l’allenatore, la sedia/trono rappresenta il simbolo del potere per eccellenza, la conquista della solitudine e la gestione conflittuale del rapporto atleta allievo. La scelta di rallentare alcune immagini e di utilizzare un suono complesso che amplifica la gestualità è in linea con il lavoro scenico e rispecchia un andamento ritmico sostenuto tipico degli allenamenti sportivi. Il dialogo tra Elisabetta-pugile e l’allenatore-coscienza è alla base del palleggiamento e della contrattazione che facciamo con noi stessi

LO SPETTACOLO

La spinta primaria a lavorare sulla storia di Elisabetta I nasce, non tanto dalla necessità di ripercorrere la sua storia anagrafica ma di cogliere il senso profondo delle sue azioni rivoluzionarie. La fascinazione per la sua figura epica si concentra, per me, nella sua grandissima e irremovibile forza di volontà nel difendere la propria posizione come donna pagando un prezzo altissimo. La trasposizione contemporanea della lottatrice, incarna una traduzione attuale e leggibile, qualcosa di accessibile per il nostro immaginario. Il punto centrale della sua lotta si è mosso sempre intorno alla sua identità come donna che nella casualità della successione si è trovata tra le mani un potere che mai nessun uomo le avrebbe legittimato. Prendere una posizione, questo ha ispirato la mia ricerca, prendere una posizione e assumersi la responsabilità che ne deriva.

Giulia Spattini regista, coreografa e danzatrice lavora con Balletto Civile dal 2010 Paolo Rosini, coreografo e danzatore formatosi a Londra, lavora in Italia con diversi coreografi e forma opere proprie Guido Affini da anni sviluppa un’approfondita ricerca sulla composizione musicale per la scena Francesco Traverso light designer  crea il disegno luci per diversi registi nel campo della danza e del teatro Oskar Tocha videomaker e montatore firma contenuti video per lo sport e l’arte.

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.