Duemillimetri | Vinti < > Muratore – Palermo

Duemillimetri | Vinti < > Muratore – Palermo

Duemillimetri

Vinti<>Muratore – Palermo

anno 2021 – 1 min – colore – italiano

diretto da Antonio D’Addio
performers Dario Muratore, Massimo Vinti
light designer Gabriele Gugliara
aiuto regia Gisella Vitrano
produzione Pride Palermo, Spazio Franco
in collaborazione con FrazioniResidue, Chapitò Danisinni

Note sul teaser

È un’atmosfera che suona di cicale, che ha il colore del sole cocente. È profumo di gelsomini e lantana, è un suono distorto di archi e natura. È un sogno, un viaggio, un ricordo, un inno alla vita. È fatto di corpi giovani in anime eterne di cuori pulsanti e stillanti di sangue. È uno spettacolo di vita e di morte di interruzione e di infinito. È una connessione con la natura. È una carezza e una ferita. Non vuole dimostrare nulla, vuole solo vivere. Qui. E ora.

Note sullo spettacolo

Sotto ad un pino marittimo due giovani distesi vengono trovati quasi abbracciati, si tengono quasi per mano. 
Verrà denominato “Il delitto di Giarre” quello in cui Giorgio Agatino Giammona di 25 anni e Antonino Galatola di 15 anni perdono la vita. Era il 31 ottobre 1980. 
Il percorso di ricerca parte da questa notizia di cronaca per indagare l’amore, oltre il genere. 
Due performer, due ricercatori, due giovani adulti si muovono nello spazio all’interno di un’atmosfera cocente, sospesa, immersa tra suoni della natura e distorsioni. 
In un susseguirsi di sguardi, silenzi, ricordi e testimonianze i due attori/ricercatori entrano ed escono dallo stato onirico. 
La cronaca si alterna con sensazioni, ricordi, attimi vissuti dai due attori o dai due giovani innamorati. Una dopo l’altra, i corpi e le parole si incontrano e si scontrano. 
Vogliono andare oltre quei due millimetri.
 È solo un piccolo spazio ma dentro c’è tutta la vita.

Antonio D’Addio è un artista visivo multimediale, attualmente basato tra Londra e Milano.
 La sua pratica si concentra sull’unione di linguaggi digitali e tradizionali, costruendo ponti tra territori differenti, investigando la percezione della realtà attraverso il linguaggio dell’inconscio e dei simboli archetipici.
 Ha esposto i suoi lavori alla Biennale d’Arte di Venezia 2017, Palazzo Pitti, Grattacielo Pirelli e Teatro Litta. 
È il vincitore dei premi “Premio Franca Sozzani 2017’’, ‘‘Vogue Talents Master Style”, residenza artistica “Murze Magazine UK’’.
 Ha lavorato per Vivienne Westwood, Moschino, Hermès, Vogue Italia, Pitti Immagine, Ducati, Martini, IED. I suoi lavori sono stati pubblicati su Vogue Italia, GQ, La Repubblica, Il Mattino, Murze UK.